"Un pensiero giornaliero"

Noi siam venuti al loco ov'i' t' ho detto che tu vedrai le genti dolorose c' hanno perduto il ben de l'intelletto

21 aprile 2007

Il cretino di Uliwood

Il decreto Mastella
Forse anche ad altri sarà capitato di sperimentare questi tre rari eventi nel giro di qualche giorno.

1. Approvazione all'UNANIMITA', da parte del Senato, del Decreto Mastella (intercettazioni e spiate varie)
2. La "menata televisiva" del giovedi sera denominata "Anno Zero" con i vari San Toro e accoliti del Coro
3. Lettura giornaliera della rubrica dell'Unità denominata "Uliwood Party".
Perchè accostare questi tre eventi che all'apparenza non hanno nulla in comune? Semplicemente per la presenza attiva del solito cretino di Uliwood; la spiegazione è tutta nella rubrica dell'Unità del 19 aprile.





L'ostetrico giornalaio si rivolge prima ai lettori dando una spiegazione del decreto Mastella del quale, come suo solito, non racconta il falso ma cela decine di verità: su dieci cose vere due vengono approfondite, quasi allo spasimo, le rimanenti sono semplicemente ignorate. L'elenco dei fatti e dei personaggi è come al solito lungo, accidioso e farneticante:

. Mani pulite
. Bancopoli
. Furbettopoli
. Calciopoli
. Vallettopoli
. Cirio
. Parmalat
. Telecom
. Sismi
. Fazio
. Moggi
. Fiorani
. Gnutti
. Consorte
. Pollari
. Pompa
. Tizio (si sa chi è)
. Sudamerica
. Russia
. Iraq
. Wanna Marchi
. Cuffaro
. Cogne
. Pecorella
. Eccetera

Un elenco che sà tanto di quei libri voluminosi dove la bibliografia è più lunga del contenuto e ci si domanda: "Ma leggere un pò meno e ragionare un pò di più su pochi fatti concreti e consolidati non è forse meglio che esporci con superbia le proprie capacità di lettore indefesso?".
Stranamente poi, in un attimo di lucidità, elogia per la seconda volta in pochi mesi, il suo amico Maurizio Belpietro direttore del "Giornale", tacciato fino a qualche tempo fa di essere il servo di "Bellachioma".
Per chiarire ulteriormente il comportamento bisogna spiegare il suo intervento ad "Anno Zero" denominato "Posta Prioritaria" dove, pur di dar manforte al Santo Bovino, ci elargisce uno sproloquio contro la classe dirigente italiana, nella sua totalità; a parte non dire che "quella che lui attacca" è la classe dirigente statale comprensiva dei suoi cari amici Magistrati.
Morale della favola: il DDL Mastella, che mette un pò di ordine in una giungla di accuse, sospetti, intercettazioni e diffamazioni che non se ne conosce uguale in nessuna altra parte del mondo, infastidisce il nostro giornalaio.
Chi gli andrà a raccontare in anticipo fatti, indagini e intercettazioni per poi costruire tesi accusatorie che i Magistrati faranno proprie? Chissà come mai il "nostro" si è dimenticato di raccontare le ultime peripezie giudiziare del Cavalier Bellachioma (come lo chiama lui) dove risulta, dopo
dieci anni di accuse, prove e controprove, totalmente estraneo a quanto ascrittogli?
Chissà come mai la Magistratura italiana è, secondo lui, vergine ed esente da qualsiasi sospetto tanto da non dedicarle nemmeno un trafiletto?
Va bene che siamo in Italia, che tutti "tengono famiglia" e qualcosa devono pur fare per vivere. Vivere però di diritti d'autore sulle spalle di gente accusata a sproposito di tutto e per tutto, mi sembra anche troppo: abbia almeno il coraggio di farsene un problema morale.
Dimenticavo. Un giorno, citando Mino Maccari, ne scriveva un suo aforisma: «Se riesci a stare più di due minuti in compagnia di un cretino, sei un cretino anche tu». E ancora: «L'attività del cretino è molto più dannosa dell'ozio dell'intelligente». Marco Tullio Cicerone, per la cronaca, è
attivissimo.

Honni soit qui mal y pense - Lettera22.

10 aprile 2007